In linea con la sua tradizione, Ev-K2-CNR contribuisce a progetti di ricerca in alta quota in diverse discipline tra cui:
Medicina e Fisiologia
Obiettivi - Comprendere gli effetti dell’ipossia sull’organismo umano, studiare il rapporto ambiente-salute e quello ambiente-inquinamento indoor, anche al fine di contribuire a ridurre la mortalità infantile e prevenire malattie croniche della popolazione locale, coerentemente con l’obiettivo indicato dall’OMS: lavorare per il più alto livello possibile di salute, in tutti i Paesi del mondo.
Scienze Ambientali
Obiettivi - Migliorare la comprensione dell’ecosistema montano, dei suoi processi e le loro interazioni con la componente umana e degli effetti dei cambiamenti globali e a livello locale, per contribuire allo sviluppo sostenibile e alla conservazione della natura, in linea con le direttive dell’ONU per il prossimo millennio.
Scienze della Terra
Obiettivi - Contribuire alla conoscenza dei fenomeni geologici, geofisici, e glaciologici della catena HKKH anche al fine di sviluppare Sistemi Informativi Territoriali (GIS) e Sistemi di Supporto Decisionale (DSS), per prevenire e/o fronteggiare situazioni di crisi ed eventuali catastrofi naturali.
Scienze Antropologiche
Obiettivi - Fornire un contributo originale e concreto, attraverso studi tematici e interdisciplinari di carattere antropologico, etnografico e storico-culturale nella regione HKKH, con attenzione per le realtà a rischio di perdita della propria identità culturale e alle ricadute concrete della ricerca, affinché ne beneficino in particolare le comunità locali.
Le nuove sfide
Ev-K2-CNR sta consolidando sempre di più la sua competenza anche nello sviluppo di soluzioni tecnologiche che promuovano l’uso di energie e risorse rinnovabili con il minimo impatto ambientale e la massima efficienza. Due esempi son il progetto EARTH per il trattamento dei rifiuti in alta quota e il progetto NATUREnergy per la realizzazione di un sistema termodinamico di produzione di energia elettrica e calore da biomasse.
Ev-K2-CNR privilegia sempre di più l'attivazione e lo svolgimento di programmi scientifici di alta rilevanza, caratterizzati da aspetti di interdisciplinarietà, definendo con chiarezza i prodotti previsti e la trasferibilità dei risultati.
I nostri progetti integrati, sviluppati in accordo con i programmi delle grandi organizzazioni scientifiche internazionali (WHO, WMO,UNEP, ICIMOD, IUCN, WWF, ecc.), toccano priorità quali:
Share (Stations at High Altitude for Research on the Environment) è una rete internazionale, un progetto integrato di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico a livello mondiale, finalizzata alla realizzazione, sotto l'egida dell'Unep, di un network per l'acquisizione di dati scientifici presso centri di ricerca e stazioni d'alta quota in tutto il mondo.
La principale necessità di ricerca, che portò alla nascita prima del progetto Share Asia e poi al più globale Share, era data dal riconosciuto ruolo delle regioni d'alta quota, comprendenti il 24% delle terre emerse, quali luoghi fondamentali per descrivere i meccanismi, le entità di trasporto degli inquinanti a scala globale e i cambiamenti climatici con le conseguenti ricadute che ciò aveva per fondamentali settori dell'ecosistema mondo: riserve idriche, agricoltura, salute, salvaguardia delle specie in via di estinzione, protezione degli ecosistemi, tutela delle biodiversità.
Il progetto Share ha l'obiettivo finale di individuare misure per valutare l'impatto dei cambiamenti climatici, mitigarne gli effetti e promuovere uno sviluppo sostenibile. Essendo inoltre l'unica rete di monitoraggio di alta quota al mondo e per questo accreditata presso numerosi enti scientifici ed organizzazioni internazionali, Share intende fornire preziose informazioni scientifiche a sostegno delle decisioni di governi e istituzioni a tutti i livelli, in merito allo stato dell'ambiente e del territorio dei Paesi in cui opera.
Conoscere e capire l'evoluzione dei processi di cambiamento in atto significa quindi:
- prevedere se e quali saranno gli impatti futuri sul piano ambientale, economico e sociale
- poter anticipare eventuali disastri e calamità naturali
- poter considerare i possibili effetti sull'agricoltura, sul commercio, sulla salute pubblica e, di conseguenza, sulla vita quotidiana di milioni di individui.
Di stampo cooperativo, solidale e improntato sullo sviluppo dei territori e delle popolazioni deboli delle Northern Areas del Pakistan, Karakorum Trust è un progetto volto a contribuire al miglioramento della qualità della vita nella fattispecie per gli abitanti delle montagne del Karakorum Centrale in Pakistan, con un grande impegno alla conservazione del loro patrimonio ambientale e culturale, attraverso un pacchetto coerente e armonico di iniziative che adotti un approccio sinergico, oltre che ad una visione d'insieme.
Per la garanzia di interventi che riescano a interagire tra di loro e che si sposino perfettamente con le caratteristiche e le problematiche pakistane, si è ritenuto opportuno organizzare un sistema di coordinamento che avesse come macro-tematiche:
- la tutela delle risorse naturali
- la salvaguardia del patrimonio culturale
- la promozione della ricerca scientifica
- la formazione professionale
- la sensibilizzazione verso nuovi modelli di turismo
- il miglioramento del sistema sanitario
Un sistema di coordinamento dunque che implicasse nello specifico:
- l'implementazione dei processi cooperativi, garantendo il coinvolgimento degli stakeholder locali in ogni fase di tutte le attività, dalla programmazione all'esecuzione
- la programmazione di un forum attraverso la messa in rete di tutti gli attori principali per un tempistico scambio di informazioni e aggiornamenti, a beneficio anche di una percezione positiva delle iniziative verso l'esterno
- la proposta di una gestione congiunta, con un approccio sinergico e una visione condivisa, delle molteplici iniziative italiane nella regione del Baltoro
- il miglioramento di sistemi di adozione di approcci sistemici da parte degli stakeholder locali, promuovendo un approccio integrato allo sviluppo sostenibile
- il contributo all'implementazione, da parte delle autorità pakistane, di meccanismi istituzionali e politici che si possano adattare al meglio ai bisogni degli ecosistemi e delle popolazioni di montagna.
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Sempre in linea con i valori e gli obiettivi dalla mission di Ev-K2-CNR, il progetto "Hkkh Partnership, for ecosystem management" è incentrato su iniziative di consolidamento istituzionale, attraverso la creazione e la trasmissione di un sistema di supporto decisionale (DSS) alle istituzioni amministrative della zona dell’Hindu Kush-Karakorum-Himalaya. Area, quest’ultima, soggetta ad una vulnerabilità notevole sia da un punto di vista ambientale che politico-economico; basti pensare ai numerosi conflitti armati, problemi sulla sicurezza alimentare, indici di povertà molto alti, ecc.
Nonostante queste complesse criticità, l'area in questione rimane di un'indiscussa importanza, sia a livello locale che a livello internazionale, innanzitutto per il suo incredibile patrimonio naturale di biodiversità, per l'abbondanza delle risorse naturali, tra cui l'acqua . Oltre a questo, il complesso montano di quest' area detiene un patrimonio millenario di tradizioni e culture che impone di essere meglio conosciuto e anche maggiormente tutelato.
Il progetto mira quindi all'attivazione di processi decisionali in campo ambientale, con specifico riferimento alla gestione di ecosistemi fragili dell'alta quota, attraverso importanti attività di formazione e di ricerca applicata svolto insieme agli stakeholder locali.
Con obiettivi raggiungibili attraverso un complesso lavoro di partenariato e in linea con le direttive per lo sviluppo sostenibile delle zone montane emanate dalle Nazioni Unite, il progetto Hkkh Partnership identifica nella registrazione ed elaborazione di dati scientifici e socio-economici geo-referenziati il punto focale della progettazione e gestione di un territorio montano in tutte le sue particolarità. Attraverso lo sviluppo di un DDS (Decision Support System) basato su GIS (Geographic Information System), si intende fornire uno strumento informatico interattivo di supporto nella fase decisionale, che permetterà di individuare possibili scenari futuri, prevedendo l'evoluzione di fenomeni di cambiamento sia antropici che naturali.
Ev-K2-CNR ha deciso di affrontare una nuova sfida: applicare e replicare la sua ventennale esperienza nel campo della salvaguardia ambientale in un progetto multidisciplinare, integrato di monitoraggio ambientale, ma questo volta non attuato in un ecosistema montano.
Spronato dalla crescente necessità della regione del Golfo di attivare azioni di protezione ambientale, Ev-K2-CNR ha deciso di coordinare un gruppo di ricercatori del CNR, afferenti a diversi dipartimenti, che collaborino con le istituzioni scientifiche locali, in particolare con il KISR, Kuwait Institute for Scientific Research ed EPA Environmental Protection Agency, al fine di promuovere l’applicazione di una ricerca sistemica nel campo della salvaguardia ambientale, attraverso lo scambio di conoscenze, la creazione e diffusione di network di competenze in grado di coordinare una ricerca qualitativamente più efficace e funzionale.
Da queste premesse è nato il progetto GEMM (Gulf Environmental Monitoring and Management) propone un programma di monitoraggio e ricerca ambientale che coinvolge scienziati internazionali e strutture locali in iniziative di carattere scientifico volte al miglioramento della qualità dell'ambiente nel Golfo Arabico e al trasferimento di tecnologie e di competenze a beneficio delle aziende, degli enti scientifici, delle istituzionali e delle popolazioni locali.
Questo progetto ha come principale obiettivo la comprensione delle dinamiche di alcune specie significative del Sagarmatha National Park, ponendo particolare attenzione al leopardo delle nevi, specie in via di estinzione, e alle sue principali prede. Nello specifico, le analisi si svolgeranno sulle dinamiche della popolazione e sulla capacità riproduttiva dei tar himalayani, sulle abitudini alimentari, sui loro spostamenti e sulle strategie di conservazione del leopardo delle nevi. Verranno inoltre portate avanti ricerche per comprendere i meccanismi di depredazione del leopardo delle nevi nel Sagarmatha National Park.
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