Preparazione per il Trekking 

La parola "trekking" è stata usata per la prima volta negli anni '60 per descrivere le passeggiate in Nepal.
Un trekking in Nepal normalmente implica un viaggio a piedi di più giorni, su sentieri tradizionalmente usati come vie di comunicazione e per scambi commerciali. Il trekking non è alpinismo e non richiede particolari doti. E' necessario però un livello adeguato di preparazione fisica e un atteggiamento positivo ed entusiasta. Prima che i voli per Lukla divenissero la principale via d'accesso alla valle del Khumbu, i trekker dovevano prendere un autobus da Katmandu fino a Jiri e da qui partire per un ulteriore trekking di 7 giorni fino a Lukla, attraverso le colline pre-himalayane. Ancora oggi alcuni turisti preferiscono questa via.

Un tipico giorno di cammino dura dalle 5 alle 7 ore a velocità ragionevole e comprende diverse salite e discese. Si trascorre davvero poco tempo alla stessa altitudine! Normalmente ci si alza presto (prima delle 7), si prepara il bagaglio per i portatori che devono dividersi il carico e che preferiscono partire prima del gruppo, e si fa colazione. Durante il trekking ci si ferma per uno spuntino in tarda mattinata e per una o due soste. Si giunge a destinazione alle 15 o 16 del pomeriggio.
Non ci si deve preoccupare se i portatori non arrivano con noi.
Spesso prendono tempo, fermandosi e riposandosi nei tratti che intervallano le parti più faticose del tragitto.

I ricercatori in cammino per la Piramide sono generalmente accompagnati da Guide Alpine Italiane che aiutano a mantenere un passo appropriato per un'ottima acclimatazione. Le Guide aiutano anche a rispettare i propri limiti quando si cammina ad altitudine elevate, ricordando di fermarsi e riposarsi, di bere molti liquidi e di mangiare (l'altitudine può portare ad una perdita dell'appetito).
Può sembrare un suggerimento piuttosto banale, ma molte persone soffrono di mal di montagna proprio perché non rispettano regole basilari come queste! Le Guide Alpine aiutano anche a osservare alcune regole igieniche necessarie come, per esempio, il fare attenzione all'acqua che si beve, che può essere inquinata dai rifiuti organici.

MEZZI DI COMUNICAZIONE
Ad oggi, la Valle del Khumbu è solo parzialmente collegata alla rete telefonica nepalese, utilizzando un sistema satellitare.  Da alcuni lodge a Lukla, Namche e Tengboche, è possibile, infatti, effettuare telefonate locali.  Sempre a Lukla, Namche e Tengboche, esistono gli “Internet Cafè", collegati al Web via satellite, da cui è possibile usufruire di servizi e-mail, internet e telefonia Web (tipo Skype).  Si possono anche fare telefonate internazionali normali a tariffe satellitari.

CONTESTO CULTURALE
Nella valle del Khumbu sono molti gli elementi che danno testimonianza della cultura Sherpa e di devozione al Buddismo Tibetano.
Monumenti buddisti, chiamati stupas sono frequenti lungo l'intero percorso del trekking. Monumenti commemorativi, spesso contengono offerte o reliquie.
Frequenti, lungo i sentieri, sono anche i muri "mani" sulla cui superficie si affiancano l'elegante stile calligrafico dei manoscritti tibetani e l'abile mano degli scalpellini. Inscritto nelle pietre che li compongono, è il mantra (che significa canto o preghiera) tibetano più comune che, si dice, comprenda tutti gli insegnamenti del Buddha: "Om Mani Padme Hum" (o Om Mani Peme Hung), la cui traduzione letterale sarebbe:"saluto il gioiello nel loto".

Molto comuni sono anche le ruote "mani", cilindri rotanti decorati con iscrizioni di mantra Buddisti, che possono essere girati a mano o dall'acqua corrente (grandi ruote sono spesso situate lungo i fiumi) e bandierine di preghiere. Secondo la credenza locale, far girare le ruote o lasciare sventolare le bandiere, rinnova di continuo le preghiere e le offerte spirituali. E' costume che i viaggiatori si tengano alla sinistra di tutti gli oggetti religiosi, quando vi passano accanto.

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