Ev-K2-CNR si è interessato alla stimolante opportunità di replicare la sue competenze nel monitoraggio ambientale integrato e multidisciplinare in un ambiente differente da quello montano. Spinto dalla necessità della salvaguardia ambientale nella regione del Golfo, Ev-K2-CNR ha infatti accolto la sfida e ora dirige e coordina un gruppo di ricercatori del Cnr che collaborerà con le istituzioni scientifiche locali promuovendo l’applicazione della ricerca sistemica. Il team di ricercatori italiani lavorerà a stretto contatto con le locali istituzioni scientifiche esistenti per un mutuo scambio di esperienze e per promuovere un approccio maggiormente diffuso per una ricerca efficiente, coordinata e di alta qualità.

OBIETTIVI
L’obiettivo di GEMM è di fornire un supporto scientifico strumentale nella risoluzione dei principali problemi ambientali che interessano il Golfo Arabico. Il contributo di GEMM sarà caratterizzato dall’eccellenza nella ricerca e nel monitoraggio ambientale integrati, diventando dunque un punto di riferimento per la ricerca in questa regione.

Gli obiettivi specifici di GEMM includono:
-    Perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile ambientale e tecnologico
-    Svolgere attività di monitoraggio ambientale integrato a lungo termine
-    Installare stazioni di monitoraggio ambientale con una calibrazione strumentale specifica e applicare procedure di Quality Assurance/Quality Control (QA/QC) nella gestione della rete di monitoraggio ambientale
-    Coordinare programmi integrati di ricerca e monitoraggio
-    Fornire educazione e formazione nella ricerca scientifica
-    Creare un contesto che favorisca lo scambio di competenze e il trasferimento di tecnologie
-    Fornire soluzioni alla gestione e recupero dei rifiuti
-    Incrementare la consapevolezza istituzionale riguardo alle problematiche ambientali
-    Promuovere l’avanzamento di scienziati dell’area del Golfo all’interno della comunità scientifica internazionale

Stato di avanzamento del progetto
Sono state gettate le basi del contesto d’implementazione, che vede il Dipartimento Terra Ambiente (DTA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) come principale investigatore per il programma di monitoraggio ambientale integrato GEMM e la partecipazione di 12 istituti del DTA. GEMM ha inoltre ricevuto un forte sostegno istituzionale durante il workshop “Gulf Desk” del Ministero degli Affari Italiani tenutosi a dicembre 2006, durante il quale il Ministro D’Alema ha sostenuto l’iniziativa. In seguito CNR ed Ev-K2-CNR sono divenuti membri del “Tavolo del Golfo” e hanno istituito al Ministero degli Affari Esteri un gruppo di lavoro specifico sulle problematiche ambientali (Il Gruppo Ambientale).

In Kuwait, GEMM ha incontrato l’entusiasmo del Kuwait Institute for Scientific Research (KISR), il quale si è impegnato come principale partner locale del progetto, avvalendosi inoltre della partecipazione attiva dell’Environmental Protection Agency (EPA) del Kuwait. In occasione di numerosi incontri e visite in Kuwait è stato possibile formalizzare tali accordi. Un workshop intitolato “Gestione ambientale: problematiche, soluzioni, strumenti e prospettive commerciali” si è tenuto in Italia con la partecipazione di oltre 100 tra partecipanti italiani e rappresentanti diplomatici di tutti i Paesi del Gulf Cooperation Council (GCC). Un Ufficio di rappresentanza di Ev-K2-CNR è stato inoltre istituito a Kuwait City.

Attività previste
I primi 6 progetti di ricerca di GEMM saranno implementati in collaborazione con il KISR. L’EPA sarà altresì coinvolto nella componente del programma riguardante la gestione dei rifiuti. Si terrà in Kuwait un workshop internazionale per dare avvio alla fase I d’implementazione di GEMM.
I sei progetti sono:
1.    L’oceanografia del Golfo Arabico e il suo ambiente costiero: gli eventi degli ultimi 50 anni e le attuali capacità previsionali
2.    Modellizzazione del comportamento dei composti chimici pericolosi nell’ambiente costiero (speciazione, immissione-emissione, distribuzione, bioaccumulo, tossicità e applicabilità delle tecniche di recupero)
3.    Approccio radiochimico per il monitoraggio e la gestione dell’ambiente
4.    Tecniche di remote sensing per monitorare la stabilità topografica mediante interferometro radar ad apertura sintetica
5.    Rete di monitoraggio dell’inquinamento dell’aria
6.    Gestione dei rifiuti per incrementare il recupero di risorse preziose e minimizzare l’impatto ambientale

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