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Acqua e atmosfera: in alta quota la chiave per il futuro del clima

LECCO — Se vogliamo comprendere i cambiamenti climatici in corso non possiamo che farlo anche attraverso lo studio dei sistemi montani: fondamentali saranno il monitoraggio dell’atmosfera in alta quota e lo studio di acqua e criosfera. Questa la conclusione a cui sono giunti gli scienziati e i luminari provenienti da tutto il mondo che si sono confrontati a Lecco durante la conferenza di High Summit. E questo il messaggio che il Comitato EvK2Cnr è pronto a portare al Cop19 , la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul Cambiamento climatico che si terrà a Varsavia dall’11 al 22 novembre: alla luce del recente riconoscimento da parte delle Nazioni Unite per l’attività svolta a favore dello sviluppo sostenibile delle terre alte, il Comitato è pronto a dare voce alle montagne di fronte ai governi di tutto il mondo.

 

 

High Summit, Beniston: “Entro il 2100 sulle Alpi temperature medie sopra le 0 anche in inverno”

LECCO — Estati più secche, inverni e primavere con temperature medie sopra lo zero e crescenti casi di precipitazioni estreme da qui al 2100. Sono questi, secondo Martin Beniston, climatologo dell’Istituto di Scienze ambientali dell’università di Ginevra, i principali fenomeni che le Alpi dovranno affrontare da qui alla fine del secolo, con inevitabili ricadute sull’ambiente e l’economia delle aree circostanti e anche di quelle più lontane. Questo soprattutto perché dalle alte quote arriva una buona parte delle risorse idriche: “Le montagne – ha spiegato Beniston intervenendo ad High Summit – alimentano più della metà dei fiumi mondiali. Il bacino del Rodano e quello del Po, per esempio, forniscono acqua a 15 milioni di persone ciascuno, quello del Danubio a 80 milioni”. 

 

 

Si è aperto High Summit. L'Onu riconosce il valore del lavoro di EvK2Cnr

LECCO — Nel giorno di apertura di High Summit, arriva il riconoscimento ufficiale delle Nazioni Unite: “Nell’UN Sustainable Development report, un paragrafo è dedicato a EvK2Cnr, per l’importanza delle sue attività di ricerca e i progetti sullo sviluppo sostenibile in Karakorum”, ha detto Surendra Shrestha, direttore dell’International Environment Technology Centre del’Unep intervenendo in apertura della conferenza, a cui sono arrivati 300 scienziati da 15 diverse nazioni.

 

 

Focus sui progetti EvK2Cnr, Consiglio scientifico riunito a Lecco

BERGAMO -- Il 22 ottobre a Lecco, alla vigilia di HighSummit, si è riunito il Consiglio Scientifico di EvK2CNR, un gruppo composto da cinque esperti nominati dal Comitato Esecutivo con il compito di fornire le linee guida a livello scientifico e identificare le priorità di ricerca. Il Consiglio può prendere parte all’elaborazione di nuovi progetti integrati del Comitato, fornisce supporto e suggerimenti sulla pianificazione e sulla modalità di esecuzione delle attività dell’Unità di Ricerca Ev-K2-CNR e del Comitato Esecutivo.

 

 

 

Da Beniston a Leone: a High Summit le voci più autorevoli della ricerca mondiale

LECCO — Martin Beniston dell’università di Ginevra, Gaetano Leone, vice segretario dell’Ipcc, Luigi Nicolais presidente del Cnr, Surendra Shrestha, direttore del Centro internazionale di Tecnologia dell’ambiente dell’Unep, Deon Terblanche, della World Meteorological Organization, Barbara Ryan, del GEO – Group on Earth Observations, Surendra Raj Kafle. Sono questi solo alcuni dei grandi nomi presenti a High Summit, la conferenza internazionale che apre i battenti a Lecco il 23 ottobre per parlare di montagne e cambiamenti climatici.

 

 

Montagna, questa sconosciuta. L'appello della ricerca internazionale dall'IPCC a High Summit

LECCO — Negli ultimi 50 anni la temperatura media globale è aumentata di 0,5°. Ma sulle Alpi, sulle montagne, è aumentata ancora di più: in alcuni casi di 1,5°. Ecco perché le montagne vengono definite “sentinelle” del cambiamento climatico: perché lassù arriva prima e lassù il caldo fa più male. Le montagne dovrebbero essere una delle prime preoccupazioni dei governi e dell’opinione pubblica ed essere prese a modello per comprendere gli effetti del global change. Ma non è così. Mancano i dati. Così dicono gli scienziati che si sono occupati del quinto rapporto dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), uscito da Stoccolma nelle scorse settimane. In conclusione, le montagne rimangono lontane e sconosciute, al margine dei processi decisionali.

 

 

Noi stiamo con High Summit! L’invito a Lecco dei big - GUARDA IL VIDEO

I cambiamenti climatici riguardano tutti noi. Che viviamo in città o in montagna, che amiamo andar per monti o preferiamo il mare, non fa nessuna differenza: le conseguenze del riscaldamento globale toccano da vicino tutti gli abitanti del pianeta perché l’inquinamento non ha confini. Gli inquinanti che emettiamo nell’aria a Milano arrivano sulle Alpi, e i ghiacci che perdiamo sulle Alpi significano risorse perse anche a Milano. E’ un ciclo. Tutto si tiene, in ogni angolo della Terra.

 

Al via High Summit: sia apre con la serata dei Ragni di Lecco

LECCO — Una rassegna cinematografica dei Ragni di Lecco, dall’Ama Dablam 1995 alle recenti conquiste sull’Uli Biaho, fino all’inedito film “Infinite Jest”, aereo resoconto delle nuove ed ambiziose via di roccia aperte da Fabio Palma e Matteo della Bordella nel Wenden svizzero. Ecco il programma della serata “Un ponte infinito” con il celebre gurppo alpinistico lecchese, che martedì 22 ottobre avrà l’onore di aprire le danze della manifestazione High Summit 2013, ospitata in città nei giorni successivi.

 

 

MontagnaNews: in arrivo il numero speciale su High Summit

BERGAMO - Una finestra aperta sullo stato di salute delle montagne: le vicine Alpi, e le vette più lontane e maestose, come il Karakorum. Il nuovo numero di MontagnaNews è tutto dedicato ad High Summit, la conferenza scientifica internazionale su montagna e cambiamenti climatici organizzata dal Comitato EvK2Cnr in collaborazione con Cnr, Politecnico di Milano, Comune e Camera di commercio di Lecco, che si terrà a Lecco dal 23 al 25 ottobre.

 

 

Everest: il ciclone si placa, la situazione migliora al Laboratorio Piramide

LOBUCHE, Nepal — Sembra placata la situazione meteorologica nella zona dell’Everest, dove nelle scorse 48 ore si è scatenato il ciclone Phailin con intense bufere di neve. Al Laboratorio Piramide, dove si contano 80 centimetri di neve al suolo, lo staff tecnico guidato da Gianpietro Verza è finalmente riuscito a spegnere i generatori e liberare dalla coltre bianca i pannelli solari appena installati dalla spedizione Cobat-EvK2CNR.

 

 
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