Negli ultimi anni, il turismo nel Gilgit-Baltistan ha subito una trasformazione significativa. Se un tempo questa remota regione del Pakistan attirava principalmente alpinisti esperti e appassionati di alta quota, oggi accoglie viaggiatori in cerca di avventure nella natura incontaminata, alla scoperta di culture millenarie. Tra le destinazioni emergenti, la
Negli ultimi anni, il turismo nel Gilgit-Baltistan ha subito una trasformazione significativa. Se un tempo questa remota regione del Pakistan attirava principalmente alpinisti esperti e appassionati di alta quota, oggi accoglie viaggiatori in cerca di avventure nella natura incontaminata, alla scoperta di culture millenarie. Tra le destinazioni emergenti, la Valle di Thalle si distingue come un gioiello tutto da esplorare, con un enorme potenziale per l’ecoturismo e lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Situata lungo la strada che collega Skardu a Khaplu, nel distretto di Ganche, la Valle di Thalle è un paradiso di pascoli alpini e passi montani ancora poco conosciuti dal turismo di massa. Un tempo via di collegamento tra i regni di Khaplu e Shigar, oggi offre percorsi trekking accessibili anche ai meno esperti, come il Thalle La (4.576 m) e il più impegnativo Tusserpo La (5.048 m), frequentati da yak e avventurieri.
Con 13 villaggi che custodiscono tradizioni secolari e una popolazione di oltre 9.000 abitanti, Thalle rappresenta un perfetto esempio di come il turismo responsabile possa valorizzare il patrimonio naturale e culturale, generando al contempo opportunità economiche per le comunità locali.
L’Adventure Tourism (AT), definito come un turismo che combina attività fisica, connessione con la natura e esperienza culturale, è una forma di turismo sostenibile che può ridurre gli impatti negativi del turismo tradizionale. In zone remote come Thalle, dove l’agricoltura è spesso l’unica fonte di sostentamento, l’AT può diventare un motore di sviluppo, creando infrastrutture e nuove prospettive economiche.
Tra le opportunità più interessanti c’è la valorizzazione del Chinkang La (5.100 m), un antico passo che collegava Thalle alla valle del Baltoro, ricco di storia e leggende legate alle rotte carovaniere verso lo Yarkand. Inoltre, il miglioramento del Campeggio Olmo Chomik, attualmente gestito dalla comunità, potrebbe trasformarlo in un hub turistico multifunzionale:
Partenza per trekking diversificati (dai principianti agli esperti)
Centro di interpretazione ambientale e culturale
Punto di connessione con le attrazioni turistiche di Shigar e Khaplu
Grazie alla sua accessibilità (raggiungibile in poche ore da Skardu) e alla stagione turistica favorevole (da maggio a settembre), Thalle ha tutte le carte in regola per diventare una meta chiave nell’offerta ecoturistica del Gilgit-Baltistan.
Il progetto W4D (Water for Development), che prevede il potenziamento delle strutture ecoturistiche nella regione, potrebbe fare di Thalle un modello di sviluppo sostenibile, dove avventura, cultura e conservazione ambientale vanno di pari passo.
Esplorare Thalle oggi significa non solo vivere un’avventura indimenticabile, ma anche contribuire a scrivere il futuro di una terra straordinaria.
si distingue come un gioiello tutto da esplorare, con un enorme potenziale per l’ecoturismo e lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Situata lungo la strada che collega Skardu a Khaplu, nel distretto di Ganche, la Valle di Thalle è un paradiso di pascoli alpini e passi montani ancora poco conosciuti dal turismo di massa. Un tempo via di collegamento tra i regni di Khaplu e Shigar, oggi offre percorsi trekking accessibili anche ai meno esperti, come il Thalle La (4.576 m) e il più impegnativo Tusserpo La (5.048 m), frequentati da yak e avventurieri.
Con 13 villaggi che custodiscono tradizioni secolari e una popolazione di oltre 9.000 abitanti, Thalle rappresenta un perfetto esempio di come il turismo responsabile possa valorizzare il patrimonio naturale e culturale, generando al contempo opportunità economiche per le comunità locali.
L’Adventure Tourism (AT), definito come un turismo che combina attività fisica, connessione con la natura e esperienza culturale, è una forma di turismo sostenibile che può ridurre gli impatti negativi del turismo tradizionale. In zone remote come Thalle, dove l’agricoltura è spesso l’unica fonte di sostentamento, l’AT può diventare un motore di sviluppo, creando infrastrutture e nuove prospettive economiche.
Tra le opportunità più interessanti c’è la valorizzazione del Chinkang La (5.100 m), un antico passo che collegava Thalle alla valle del Baltoro, ricco di storia e leggende legate alle rotte carovaniere verso lo Yarkand. Inoltre, il miglioramento del Campeggio Olmo Chomik, attualmente gestito dalla comunità, potrebbe trasformarlo in un hub turistico multifunzionale:
Partenza per trekking diversificati (dai principianti agli esperti)
Centro di interpretazione ambientale e culturale
Punto di connessione con le attrazioni turistiche di Shigar e Khaplu
Grazie alla sua accessibilità (raggiungibile in poche ore da Skardu) e alla stagione turistica favorevole (da maggio a settembre), Thalle ha tutte le carte in regola per diventare una meta chiave nell’offerta ecoturistica del Gilgit-Baltistan.
Il progetto W4D (Water for Development), che prevede il potenziamento delle strutture ecoturistiche nella regione, potrebbe fare di Thalle un modello di sviluppo sostenibile, dove avventura, cultura e conservazione ambientale vanno di pari passo.
Esplorare Thalle oggi significa non solo vivere un’avventura indimenticabile, ma anche contribuire a scrivere il futuro di una terra straordinaria.