Dalla crisi climatica all'azione concreta. EvK2CNR inaugura tre nuovi laboratori nel Gilgit Baltistan e attiva corsi di formazione nelle università locali per tradurre la conoscenza in risultati tangibili di resilienza.


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Le comunità delle regioni montuose del nord del Pakistan stanno affrontando una nuova, drammatica normalità. L’impeto distruttivo di alluvioni senza precedenti, alimentate dalla fusione accelerata dei ghiacciai e da piogge monsoniche sempre più intense e imprevedibili, ha cancellato interi villaggi, isolato popolazioni e devastato le già fragili infrastrutture e le terre agricole. In distretti come Buner e nella remota provincia del Gilgit-Baltistan, frane e inondazioni hanno provocato centinaia di vittime, lasciando dietro di sé una crisi umanitaria profonda, caratterizzata dall’aumento della malnutrizione e della diffusione di malattie legate all'acqua contaminata.

Questi eventi non sono catastrofi isolate, ma l’espressione tangibile di una tendenza climatica globale. Il Pakistan, infatti, si colloca tra i paesi più vulnerabili al mondo agli estremi climatici. Come confermano gli esperti del Pakistan Meteorological Department e dell’Environment Protection Agency, partner di lunga data di EvK2CNR, il riscaldamento globale sta alterando irreversibilmente il volto di queste montagne, rendendo le emergenze una realtà ricorrente che richiede risposte sistemiche e capaci di guardare al lungo termine.

Di fronte a questa complessità, la sola risposta emergenziale non basta. È necessaria una sinergia solida tra ricerca scientifica d’avanguardia, istituzioni locali e comunità, per tradurre la conoscenza in azioni concrete di resilienza. È in questo contesto che si inserisce la missione di EvK2CNR a metà settembre: un impegno operativo che va oltre l’analisi per costruire, insieme alle università e alle autorità pakistane, competenze e strumenti per il futuro.

Nell’ambito del Progetto Water for Development, finanziato dal MAECI attraverso l'AICS e implementato da EvK2CNR e UNDP, il prossimo 14 settembre partirà un gruppo di otto ricercatori italiani alla volta del Gilgit Baltistan per attivare una serie di 3 laboratori e 4 programmi di formazione in collaborazione con le due Università della regione: la Karakorum International University di Gilgit e l’University of Baltistan di Skardu. I 3 laboratori, progettati e allestiti con attrezzatura e apparecchiature tecniche nell’ambito del progetto W4D, saranno dedicati alla fitopatologia, alla zootecnica e alla qualità dell’acqua; l’inaugurazione dei laboratori sarà seguita da 3 corsi di formazione tenuti dai collaboratori EvK2CNR dell’Università Politecnica delle Marche, Università di Milano.

Negli stessi giorni si svolgerà anche un quarto corso di formazione di 5 giornate, progettato per formare una nuova generazione di esperti nel monitoraggio ambientale attraverso l’utilizzo di tecnologie geospaziali all’avanguardia. Rivolto a studenti universitari, ricercatori e scienziati ambientali, la formazione unirà teoria e pratica per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla gestione del territorio e sarà tenuto dalla dott.ssa Titti Melis dell’Università di Cagliari. 

Un nuovo presidio per l'agricoltura del Gilgit-Baltistan: nasce il laboratorio di fitopatologia di EvK2CNR

Prof. Sergio Murolo Università Politecnica delle Marche - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali

Prof. Patrcia Carloni Università Politecnica delle Marche - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali

Skardu, Pakistan – Prende forma un progetto cruciale per la sicurezza alimentare e la resilienza agricola nelle regioni montuose del nord del Pakistan. Grazie alla collaborazione tra personale italiano e pakistano, è stato avviato l’allestimento di un avanzato Laboratorio di Fitopatologia che avrà un duplice obiettivo: combattere le malattie delle piante e formare una nuova generazione di esperti locali.

Obiettivo: Ricerca, Supporto e Prevenzione

Il laboratorio, nato da una valutazione congiunta che ha coinvolto docenti e amministratori di entrambi i paesi, non sarà un semplice centro di analisi. Punta infatti a diventare un punto di riferimento fondamentale per tecnici, agricoltori e stakeholder, offrendo supporto concreto nella diagnosi e nella gestione delle fitopatie. La sua missione si concentrerà sull’indagine delle cause che minacciano la produzione agricola, divise in due macro-aree:

1.     Agenti abiotici: fattori ambientali come stress climatici o carenze nutrizionali.

2.     Agenti biotici: patogeni come funghi, oomiceti, batteri, fitoplasmi, virus e viroidi.

La capacità di identificare con precisione questi patogeni è la prima linea di difesa per prevenire epidemie devastanti e impedire l’introduzione accidentale di malattie "in quarantena" attraverso il materiale vegetale importato.

Metodologie all'Avanguardia e Sostenibilità

Per garantire diagnosi precoci e accurate, il laboratorio sarà equipaggiato per applicare tre diverse metodologie in altrettante macro-aree:

1.     Tecniche microbiologiche e micologiche

2.     Strumenti sierologici

3.     Test molecolari

L'acquisizione delle attrezzature e dei reagenti è il frutto di un'attenta pianificazione che ha privilegiato la sostenibilità e il costo-efficacia, con un'analisi comparata dei preventivi italiani e pakistani e la valutazione della condivisione di macchinari molto costosi con altri laboratori.

Formazione su misura per le eccellenze locali

Parallelamente all’allestimento del lab, è partita la fase di Valutazione dei Bisogni Formativi (TNA). Incontri online tra professori italiani e pakistani hanno gettato le basi per progettare un corso di formazione altamente specializzato ma perfettamente calibrato sulle esigenze del territorio.

Le attività preliminari, che coinvolgeranno studenti, agricoltori e portatori di interesse, si concentreranno sull’analisi di:

·       Colture economicamente più rilevanti nell'area di Skardu.

·       Principali problemi fitosanitari per l’agricoltura e le foreste.

·       Criticità nella perdita di prodotti vegetali in pre e post-raccolta.

Queste informazioni saranno fondamentali per strutturare un programma che unirà lezione teoriche e pratiche intensive in campo e in laboratorio, garantendo che le competenze trasmesse siano immediatamente applicabili per la tutela del prezioso ecosistema agricolo del Gilgit-Baltistan.

Questo progetto incarna perfettamente la missione di EvK2CNR: unire la ricerca scientifica d'eccellenza alla cooperazione concreta, costruendo competenze e infrastrutture per un futuro più resiliente.

Costruire competenze sostenibili: al via formazione e laboratorio di Zootecnia e Fauna Selvatica

Prof. Luca Pellicioli UniMi - Dott.ssa Liliana Costanzi, veterinaria

Skardu, Pakistan – Nel cuore del progetto di cooperazione di EvK2CNR nel Gilgit-Baltistan, prende il via una fase cruciale: l'Analisi dei Bisogni Formativi dedicata ai dipartimenti di livestock (zootecnia) e wildlife (fauna selvatica) in collaborazione con l'University of Baltistan Skardu (UOBS).

Obiettivo: formazione su misura per impatto reale

L'obiettivo va oltre il semplice adempimento formale. Si punta a creare un programma di formazione mirato, pratico e sostenibile, che risponda concretamente alle esigenze del territorio. La missione è chiara: ogni attività deve contribuire in modo significativo agli obiettivi generali del progetto, massimizzando l'efficacia nonostante i vincoli di tempo e risorse.

Finalità: coinvolgimento attivo e personalizzazione

La formazione sarà progettata per:

1.     Rispondere direttamente ai bisogni chiaramente espressi dalle comunità e istituzioni locali (stakeholder).

2.     Essere calibrata sul background e sul livello di apprendimento dei partecipanti, per garantire massimo coinvolgimento e un'efficace applicazione pratica delle competenze trasmesse.

Modalità: un approccio partecipativo e dettagliato

·       Struttura del Corso: Si valuterà la proporzione ideale tra formazione in presenza e a distanza, e la possibilità di attività comuni tra diversi profili di partecipanti.

·       Materiali Didattici: La scelta sarà tra presentazioni PowerPoint arricchite, registrazioni audio/video delle attività pratiche o una combinazione di entrambi, con l'eventuale necessità di un operatore dedicato.

·       Valutazione e Verifica: Sarà definito il metodo di assessment più idoneo (test a risposta multipla, prove pratiche o un mix) e la modalità di svolgimento (in presenza o da remoto).

Questo meticoloso processo di analisi preliminare garantisce che la formazione non sia calata dall'alto, ma sia il frutto di una progettazione partecipata. L'obiettivo finale è trasferire competenze immediatamente spendibili, costruendo insieme ai partner locali capacità di gestione durature a beneficio del patrimonio zootecnico e faunistico del Gilgit-Baltistan, e rafforzando il ruolo dell'UOBS come centro di eccellenza per la formazione e l'innovazione.

Acqua sicura per il Gilgit-Baltistan: parte il Laboratorio per la qualità dell'acqua alla KIU

Dott.ssa Stefania Gorbi, PhD, Professoressa Associata presso il Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente dell'Università Politecnica delle Marche

Alessandro Nardi PhD in Life and Environmental Sciences Biology/Biological Sciences, Researcher @ Department of Life and Environmental Sciences - Università Politecnica delle Marche

Gilgit, Pakistan – Prende il via una nuova fase operativa cruciale per garantire l'accesso all'acqua sicura nella regione del Gilgit-Baltistan. Attraverso una serie di incontri tecnici e istituzionali, il progetto coordinato da EvK2CNR si appresta a potenziare il Laboratorio di Qualità dell'Acqua presso la Karakoram International University (KIU), trasformandolo in un presidio fondamentale per la salute pubblica e la sostenibilità ambientale. All’inaugurazione prenderà parte anche il professor Francesco Regoli Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente (DiSVA) dell'Università Politecnica delle Marche e Presidente del Consiglio del Corso di Studi Magistrale in Rischio Ambientale e Protezione Civile.

Obiettivo: sicurezza Idrica e sostenibilità

L'obiettivo finale è duplice: garantire monitoraggio costante e ufficiale della qualità dell'acqua nella regione e promuovere azioni concrete di potabilizzazione, come la clorazione regolare da parte delle autorità competenti (il WASA - Water and Sanitation Agency) e degli schemi idrici comunitari. Il laboratorio non sarà solo un centro di ricerca ma un'infrastruttura al servizio del territorio, la cui sostenibilità è assicurata anche dall'offerta di servizi di analisi a pagamento per la comunità.

Finalità: dalla ricerca all'azione sul campo

Le finalità del progetto si articolano su tre livelli:

1.     Tecnico-Scientifico: Finalizzare l'acquisizione delle attrezzature e dei materiali necessari per rendere il laboratorio della KIU completamente operativo ed efficiente.

2.     Formativo e di Sensibilizzazione: Creare materiale informativo e video-discorsi per sensibilizzare le comunità locali sulle pratiche essenziali di purificazione dell'acqua, contrastando l'uso pericoloso di acqua non trattata prelevata direttamente da fiumi e torrenti (nalas).

3.     Istituzionale e Politico: Collaborare strettamente con il Segretario per l'Acqua e l'Energia e i Dipartimenti competenti per definire una strategia condivisa di monitoraggio e rendere obbligatoria la formazione del personale tecnico del WASA sui protocolli di qualità dell'acqua.

Modalità: cooperazione internazionale e approccio partecipativo

Il percorso prevede una stretta collaborazione tra esperti italiani e pakistani.

·       Università (KIU): fornisce la base tecnico-scientifica e le competenze.

·       Autorità locali (WASA, Dipartimenti dell'Acqua): definiscono le strategie e le normative.

·       Comunità: beneficiarie finali, da sensibilizzare e coinvolgere attivamente.

Le decisioni emerse dagli incontri preliminari – tra cui la produzione di video divulgativi e l'istituzionalizzazione di un protocollo di test costanti – delineano un modello integrato di intervento. Questo approccio punta a lasciare un'impronta duratura, non solo potenziando un laboratorio ma costruendo un sistema sostenibile di gestione della risorsa idrica a tutela della salute di tutta la popolazione del Gilgit-Baltistan.

Tecnologie d’avanguardia per la terra: al via il corso su GPS, droni e telerilevamento per il monitoraggio ambientale

Prof. Maria Teresa Melis - Dipartimento di Scienze Chimiche e Biologiche Professor in Geomatics, and responsible for the “TeleGIS” Remote Sensing Laboratory, UniCa

Gilgit, Pakistan – Inizierà il prossimo 17 settembre presso la Karakorum International University un corso formativo intensivo della durata di cinque giorni, progettato per formare una nuova generazione di esperti nel monitoraggio ambientale attraverso l’utilizzo di tecnologie geospaziali all’avanguardia. Rivolta a studenti universitari, ricercatori e scienziati ambientali, la formazione unirà teoria e pratica per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla gestione del territorio.

Obiettivo:
Fornire ai partecipanti competenze teoriche e pratiche sull’uso integrato di GPS, droni e tecniche di telerilevamento per il monitoraggio di fenomeni ambientali critici, in particolare frane e ghiacciai. L’obiettivo è preparare professionisti in grado di raccogliere, elaborare e interpretare dati geospaziali con applicazioni immediate nella ricerca e nella gestione del territorio.

Finalità:
·       Acquisire familiarità con i principi del telerilevamento prossimale e delle tecnologie fotogrammetriche.

·       Sviluppare capacità operative nel pianificare missioni di volo con droni, acquisire dati sul campo e elaborarli attraverso software specializzati.

·       Generare ortoimmagini e modelli 3D del terreno a partire da dati raccolti con droni.

·       Promuovere l’uso di queste tecnologie per applicazioni nel campo della geologia, glaciologia e protezione ambientale.

Modalità e Struttura:

Il corso si svolgerà in cinque giornate intensive, con una chiara progressione dalle basi teoriche alle applicazioni sul campo:

1.     Giorno 1: Introduzione a GPS e droni – normativa, principi e calibrazione.

2.     Giorno 2: Focus sul telerilevamento prossimale per il monitoraggio dei ghiacciai.

3.     Giorno 3: Elaborazione dati fotogrammetrici e estrazione di features da nuvole di punti.

4.     Giorno 4: Volo dimostrativo su ghiacciaio e correzione dei dati acquisiti.

5.     Giorno 5: Utilizzo di Metashape per la creazione di modelli 3D e ortoimmagini.

Ogni giornata prevede:

·       Sessioni teoriche introduttive.

·       Attività pratiche guidate con dispositivi e software.

·       Dimostrazioni sul campo per il rilevamento in ambiente reale.

Tool e tecnologie:

I partecipanti utilizzeranno:

·       Dispositivi GPS professionali.

·       Droni per acquisizione dati.

·       Software Metashape per la fotogrammetria e generazione di modelli 3D.

·       Dataset reali per l'elaborazione di immagini e nuvole di punti.

Risultati attesi:

Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di:

·       Progettare e condurre una campagna di acquisizione dati con droni e GPS.

·       Elaborare dati grezzi per produrre output professionali come ortoimmagini e modelli digitali del terreno.

·       Applicare queste competenze in contesti reali di monitoraggio geo-ambientale.

Un’opportunità unica per affrontare con strumenti moderni le urgenti sfide legate all’osservazione e alla tutela dell’ambiente montano e non solo.

Questo impegno articolato e multidisciplinare – dai laboratori alla formazione sul campo – non è un intervento estemporaneo, ma il frutto tangibile di un metodo collaudato. La forza di EvK2CNR risiede proprio nella sua presenza trentennale nella regione, che le ha permesso di costruire una conoscenza profonda del territorio, relazioni solide e di fiducia con tutti gli stakeholder e una rete di interlocutori privilegiati a livello locale, nazionale e internazionale.

Da ricordare a tal proposito anche il laboratorio di glaciologia tenuto lo scorso luglio nell’ambito della Missione Spantik Lab, da Anees Ahmad (UniMI) sull'utilizzo di droni per il monitoraggio e la modellazione dei ghiacciai che permette l'acquisizione dati, fornendo immagini e modelli 3D dettagliati di vaste aree inaccessibili e pericolose, aumentando così l'efficienza della ricerca e contribuendo a una migliore gestione delle risorse idriche e alla comprensione dei cambiamenti climatici.

La fitta collaborazione con le università pakistane, il dialogo costante con gli enti governativi come il WASA e il Met Department, e il partenariato con istituzioni italiane e agenzie come UNDP e AICS, non sono semplici dettagli operativi, ma il vero moltiplicatore di impatto di questa missione. È questa eccezionale capacità di fare sistema che consente di tradurre la ricerca scientifica d'eccellenza in azioni concrete, misurabili e sostenibili.


From climate crisis to concrete action.

EvK2CNR inaugurates three new laboratories in Gilgit Baltistan and launches training courses at local universities to translate knowledge into tangible results in terms of resilience.

Communities in the mountainous regions of northern Pakistan are facing a dramatic new normal. The destructive force of unprecedented floods, fueled by accelerated glacier melt and increasingly intense and unpredictable monsoon rains, has wiped out entire villages, isolated populations, and devastated already fragile infrastructure and agricultural land. In districts such as Buner and the remote province of Gilgit-Baltistan, landslides and floods have claimed hundreds of lives, leaving behind a deep humanitarian crisis characterized by increased malnutrition and the spread of diseases linked to contaminated water.

These events are not isolated disasters, but the tangible expression of a global climate trend. Pakistan is one of the countries most vulnerable to climate extremes in the world. As confirmed by experts from the Pakistan Meteorological Department and the Environment Protection Agency, long-standing partners of EvK2CNR, global warming is irreversibly altering the face of these mountains, making emergencies a recurring reality that requires systemic and long-term responses.

Faced with this complexity, emergency response alone is not enough. A solid synergy between cutting-edge scientific research, local institutions, and communities is needed to translate knowledge into concrete actions of resilience. It is in this context that EvK2CNR's mission in mid-September fits in: an operational commitment that goes beyond analysis to build, together with Pakistani universities and authorities, skills and tools for the future.

As part of the Water for Development Project, funded by MAECI through AICS and implemented by EvK2CNR and UNDP, a group of eight Italian researchers will leave for Gilgit Baltistan on September 14 to activate a series of three laboratories and four training programs in collaboration with the two universities in the region: Karakorum International University in Gilgit and the University of Baltistan in Skardu. The three laboratories, designed and equipped with technical equipment as part of the W4D project, will be dedicated to plant pathology, animal husbandry, and water quality. The inauguration of the laboratories will be followed by three training courses held by EvK2CNR collaborators from the Polytechnic University of Marche and the University of Milan.

A fourth five-day training course will also take place during the same period, designed to train a new generation of experts in environmental monitoring through the use of cutting-edge geospatial technologies. Aimed at university students, researchers, and environmental scientists, the training will combine theory and practice to address the challenges posed by climate change and land management and will be held by Dr. Titti Melis of the University of Cagliari.

A new center for agriculture in Gilgit-Baltistan: the EvK2CNR phytopathology laboratory is born

Prof. Sergio Murolo Marche Polytechnic University - Department of Agricultural, Food, and Environmental Sciences

Prof. Patrcia Carloni Marche Polytechnic University - Department of Agricultural, Food, and Environmental Sciences

Skardu, Pakistan – A crucial project for food security and agricultural resilience in the mountainous regions of northern Pakistan is taking shape. Thanks to the collaboration between Italian and Pakistani staff, work has begun on setting up an advanced Plant Pathology Laboratory that will have a dual objective: to combat plant diseases and to train a new generation of local experts.

Objective: Research, Support, and Prevention

The laboratory, which was created following a joint assessment involving teachers and administrators from both countries, will not be a simple analysis center. In fact, it aims to become a fundamental point of reference for technicians, farmers, and stakeholders, offering concrete support in the diagnosis and management of plant diseases. Its mission will focus on investigating the causes that threaten agricultural production, divided into two macro-areas:

1. Abiotic agents: environmental factors such as climatic stress or nutritional deficiencies.

2. Biotic agents: pathogens such as fungi, oomycetes, bacteria, phytoplasmas, viruses, and viroids.

The ability to accurately identify these pathogens is the first line of defense in preventing devastating epidemics and preventing the accidental introduction of “quarantine” diseases through imported plant material.

Cutting-Edge Methodologies and Sustainability

To ensure early and accurate diagnoses, the laboratory will be equipped to apply three different methodologies in three macro-areas.

1. Microbiological and Mycological Techniques
2. Serological Tools
3. Molecular Tests

The acquisition of equipment and reagents is the result of careful planning that prioritized sustainability and cost-effectiveness, involving a comparative analysis of Italian and Pakistani estimates and an evaluation of sharing very expensive machinery with other laboratories.

Tailored Training for Local Excellence

Parallel to the lab setup, the Training Needs Assessment (TNA) phase began. Online meetings between Italian and Pakistani professors laid the groundwork for designing a highly specialized training course perfectly tailored to the needs of the local area.

The preliminary activities, which will involve students, farmers, and stakeholders, will focus on analyzing:
• The most economically significant crops in the Skardu area.
• The main phytosanitary problems for agriculture and forestry.
• Critical issues in pre- and post-harvest loss of plant products.

This information will be fundamental for structuring a program that combines theoretical lessons with intensive practical sessions in the field and laboratory, ensuring that the skills transmitted are immediately applicable for protecting the precious agricultural ecosystem of Gilgit-Baltistan.

This project perfectly embodies the mission of EvK2CNR: uniting excellence in scientific research with concrete cooperation, building skills and infrastructure for a more resilient future.

Building Sustainable Skills: Training and Laboratory for Livestock and Wildlife Launched

Prof. Luca Pellicioli UniMi
Dr. Liliana Costanzi, Veterinarian

Skardu, Pakistan – At the heart of the EvK2CNR cooperation project in Gilgit-Baltistan, a crucial phase is beginning: the Training Needs Analysis dedicated to the livestock and wildlife departments in collaboration with the University of Baltistan Skardu (UOBS).

Objective: Tailored Training for Real Impact

The goal goes beyond mere formal compliance. It aims to create a targeted, practical, and sustainable training program that concretely responds to the needs of the territory. The mission is clear: every activity must contribute significantly to the project's overall objectives, maximizing effectiveness despite time and resource constraints.

Purpose: Active Involvement and Personalization

The training will be designed to:

  1. Respond directly to the clearly expressed needs of local communities and institutions (stakeholders).
  2. Be calibrated to the participants' background and learning level to ensure maximum engagement and effective practical application of the skills transmitted.

Methodology: A Participatory and Detailed Approach

• Course Structure: The ideal balance between in-person and remote training will be evaluated, as well as the possibility of joint activities between different participant profiles.
• Teaching Materials: The choice will be between enriched PowerPoint presentations, audio/video recordings of practical activities, or a combination of both, with the potential need for a dedicated operator.
• Assessment and Verification: The most suitable assessment method (multiple-choice tests, practical tests, or a mix) and the mode of delivery (in-person or remote) will be defined.

This meticulous preliminary analysis process ensures that the training is not imposed from above but is the result of participatory planning. The ultimate goal is to transfer immediately usable skills, building lasting management capacities together with local partners for the benefit of Gilgit-Baltistan's livestock and wildlife heritage, and strengthening UOBS's role as a center of excellence for training and innovation.

Safe Water for Gilgit-Baltistan: The Water Quality Laboratory at KIU Launches

Dr. Stefania Gorbi, PhD, Associate Professor at the Department of Life and Environmental Sciences, Università Politecnica delle Marche
Alessandro Nardi, PhD in Life and Environmental Sciences Biology/Biological Sciences, Researcher @ Department of Life and Environmental Sciences - Università Politecnica delle Marche

Gilgit, Pakistan – A new crucial operational phase begins to ensure access to safe water in the Gilgit-Baltistan region. Through a series of technical and institutional meetings, the project coordinated by EvK2CNR is preparing to enhance the Water Quality Laboratory at the Karakoram International University (KIU), transforming it into a fundamental facility for public health and environmental sustainability. Professor Francesco Regoli, Director of the Department of Life and Environmental Sciences (DiSVA) of the Università Politecnica delle Marche and President of the Council of the Master's Degree Course in Environmental Risk and Civil Protection, will also participate in the inauguration.

Objective: Water Security and Sustainability

The ultimate goal is twofold: to guarantee constant and official monitoring of water quality in the region and to promote concrete water purification actions, such as regular chlorination by the competent authorities (WASA - Water and Sanitation Agency) and community water schemes. The laboratory will not only be a research center but an infrastructure serving the territory, whose sustainability is also ensured by offering paid analysis services to the community.

Purpose: From Research to Field Action

The project's purposes are articulated on three levels:

  1. Technical-Scientific: Finalize the acquisition of necessary equipment and materials to make the KIU laboratory fully operational and efficient.
  2. Training and Awareness: Create informational material and video-lectures to raise awareness among local communities about essential water purification practices, countering the dangerous use of untreated water taken directly from rivers and streams (nalas).
  3. Institutional and Political: Collaborate closely with the Secretary for Water and Energy and the relevant Departments to define a shared monitoring strategy and make the training of WASA technical staff on water quality protocols mandatory.

Methodology: International Cooperation and Participatory Approach

The process involves close collaboration between Italian and Pakistani experts.
• University (KIU): Provides the scientific-technical base and expertise.
• Local Authorities (WASA, Water Departments): Define strategies and regulations.
• Community: The final beneficiaries, to be made aware and actively involved.

Decisions from the preliminary meetings – including the production of educational videos and the institutionalization of a protocol for constant testing – outline an integrated intervention model. This approach aims to leave a lasting mark, not only by enhancing a laboratory but by building a sustainable water resource management system to protect the health of the entire population of Gilgit-Baltistan.

Cutting-Edge Technologies for the Land: Course on GPS, Drones, and Remote Sensing for Environmental Monitoring Begins

Prof. Maria Teresa Melis
Department of Chemical and Biological Sciences, Professor in Geomatics, and responsible for the “TeleGIS” Remote Sensing Laboratory, UniCa

Gilgit, Pakistan – An intensive five-day training course will begin next September 17th at the Karakorum International University, designed to train a new generation of experts in environmental monitoring through the use of cutting-edge geospatial technologies. Aimed at university students, researchers, and environmental scientists, the training will combine theory and practice to address the challenges posed by climate change and land management.

Objective:
To provide participants with theoretical and practical skills on the integrated use of GPS, drones, and remote sensing techniques for monitoring critical environmental phenomena, particularly landslides and glaciers. The goal is to prepare professionals capable of collecting, processing, and interpreting geospatial data with immediate applications in research and land management.

Purpose:
• Gain familiarity with the principles of proximal remote sensing and photogrammetric technologies.
• Develop operational skills in planning drone flight missions, acquiring field data, and processing it through specialized software.
• Generate orthoimages and 3D terrain models from data collected with drones.
• Promote the use of these technologies for applications in geology, glaciology, and environmental protection.

Methodology and Structure:
The course will take place over five intensive days, with a clear progression from theoretical basics to field applications:

  1. Day 1: Introduction to GPS and Drones – regulations, principles, and calibration.
  2. Day 2: Focus on proximal remote sensing for glacier monitoring.
  3. Day 3: Photogrammetric data processing and feature extraction from point clouds.
  4. Day 4: Demonstration flight over a glacier and correction of acquired data.
  5. Day 5: Using Metashape to create 3D models and orthoimages.

Each day will include:
• Introductory theoretical sessions.
• Guided practical activities with devices and software.
• Field demonstrations for real-world surveying.

Tools and Technologies:
Participants will use:
• Professional GPS devices.
• Drones for data acquisition.
• Metashape software for photogrammetry and 3D model generation.
• Real datasets for image and point cloud processing.

Expected Results:
Upon completion of the course, participants will be able to:
• Design and conduct a data acquisition campaign using drones and GPS.
• Process raw data to produce professional outputs like orthoimages and digital terrain models.
• Apply these skills in real-world geo-environmental monitoring contexts.

A unique opportunity to address the urgent challenges related to observing and protecting the mountain environment, and beyond, with modern tools.


This articulated and multidisciplinary commitment – from laboratories to field training – is not a one-off intervention but the tangible result of a proven method. The strength of EvK2CNR lies precisely in its thirty-year presence in the region, which has allowed it to build a deep knowledge of the territory, solid and trusted relationships with all stakeholders, and a network of privileged contacts at the local, national, and international levels.

It is also worth recalling in this regard the glaciology laboratory held last July as part of the Spantik Lab Mission, by Anees Ahmad (UniMI) on the use of drones for monitoring and modeling glaciers, which enables data acquisition, providing detailed images and 3D models of vast, inaccessible, and dangerous areas, thus increasing research efficiency and contributing to better water resource management and understanding of climate change.

The close collaboration with Pakistani universities, constant dialogue with government entities like WASA and the Met Department, and partnerships with Italian institutions and agencies like UNDP and AICS are not mere operational details, but the true impact multiplier of this mission. It is this exceptional ability to build a system that allows translating excellence in scientific research into concrete, measurable, and sustainable actions.