Terremoto Nepal-Tibet: i dati della Stazione a banda larga IO.EVN dell’OGS installata presso l’Osservatorio-Laboratorio Piramide EvK2CNR


LABUCHE, Nepal - La stazione sismologica a banda larga IO.EVN dell’OGS installata presso l’Osservatorio-Laboratorio Piramide EvK2CNR (a 6 km dal campo base dell’Everest - 5050 mt slm) ha registrato la tremenda scossa di terremoto di M7.0 che questa notte alle ore 01:05:16 UTC (02:05 in Italia) ha colpito la zona del Westen Xizang (Tibet centrale).

La stazione IO.EVN è la stazione a banda larga più vicina all’epicentro del terremoto (circa 70 km).

Il terremoto ha causato numerose vittime nella zona epicentrale e la forte scossa è stata avvertita anche a Kathmandu, e ha provocato danni sia nella capitale e nell’area nepalese dell’Everest. Dal Laboratorio Piramide i tecnici nepalesi EvK2CNR riportano alcune notizie dalla Valle del Khumbu: danni parziali ad abitazioni e fortunatamente nessun ferito o vittima.

Il terremoto è stato causato da una faglia superficiale – circa a profondità 10 km - di direzione quasi nord-sud, perpendicolare rispetto i fronti tettonici della catena himalayana, che percorrono parallelamente tutta la catena. Come si vede nella figura 1, la distribuzione degli aftershocks in direzione nord-sud, rispetto la scossa principale indicata dal rettangolo più grande. La palla rappresenta il tipo di meccanismo di rottura della faglia, un movimento detto “normale” in cui uno dei due blocchi scivola in giù rispetto l’altro”. Sono le parole di Franco Pettenati ricercatore EvK2CNR e dell’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste) che segue i dati dell’Everest Seismic Station – Pyramid, operativa dal 2014 e che aveva già rilevato il tremendo terremoto di magnitudo 7,8 con epicentro a circa 34 km a est-sud-est di Lamjung dell’aprile 2015 e in cui avevano perso la vita più di 8000 persone.

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Figura 1_ Immagine ricavata da http://geoscope.ipgp.fr/

La stazione sismologica Everest funziona in modalità continua a 100, 20 e 2 Hz di frequenza di campionamento con digitalizzatori Guralp a 24 bit. Dal server dell’Osservatorio Piramide EvK2CNR i segnali giungono via satellite ad un server a Kathmandu, e quindi al centro di acquisizione OGS in Italia.

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     Figura 2_ Plot del terremoto del 07 gennaio 2025 in Westen Xizang (Tibet) registrato dalla stazione broadband IO.ENV OGS

 

Figura 3_ Plot della componente verticale della scossa principale e dei seguenti aftershocks.

Figura 4_Epicentro del terremoto (stella gialla) e posizione della piramide. Dati dal centro sismologoco Euro-Mediterraneo https://www.emsc-csem.org/.

                         

L’Everest cresce di alcuni millimetri ogni anno e il costone roccioso su cui poggia si sposta di 4 cm: dati che evidenziano il movimento della placca tettonica indiana verso il continente asiatico. Il sismometro installato rilevando le onde sismiche, misura il movimento del suolo himalayano rilevandone lo spostamento nel tempo, la velocità.
L’Himalaya è il risultato della più grande collisione tra placche tettoniche, con la formazione dei monti più alti della Terra. La stazione permette di monitorare e studiare la regione del Sagarmatha, caratterizzata da una alta velocità di scorrimento e teatro di uno dei più forti terremoti dell’area del secolo scorso. Nel 1934, con epicentro non molto lontano dalla punto dove si trova la stazione (e a soli 15 km dal Monte Everest) si è infatti verificato un terremoto di magnitudo momento 8,1 che causò oltre 10.000 morti.