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Bishkek Global Mountain Summit


Premessa

 

Il Vertice mondiale della montagna di Bishkek è stato l'evento conclusivo dell'Anno Internazionale delle Montagne, tenutosi nella capitale del Kyrgyzstan, dal 28 ottobre al 1 novembre 2002. Durante l’Anno, hanno avuto luogo diverse tipologie di incontri a livello locale e internazionale riguardanti le molteplici tematiche ambientali, politiche, sociali ed economiche inerenti alle montagne di tutto il mondo, inclusi quelli promossi dall’Italia come “High Summit” e l’”International Seminar on Mountains”. Il BGMS ha raccolto le esperienze e le indicazioni acquisite nel corso di questi eventi dando un concreto e decisivo contributo all’impegno per lo sviluppo sostenibile e per l’amministrazione delle regioni montane nel XXI secolo.

Anche in questa occasione, decisiva per la creazione delle future politiche riguardanti le montagne, è stato presente il Comitato Ev-K²-CNR, rappresentato dal suo Presidente, che ha potuto partecipare insieme alla Delegazione Italiana guidata dal Sottosegretario per gli Affari Regionali, On. Alberto Gagliardi, alle discussioni per la creazione di una Segreteria permanente per le montagne presso la FAO e alle tavole rotonde sui temi scientifici di maggiore interesse, come i cambiamenti climatici, la glaciologia e la gestione sostenibile degli territori montani.

Il vertice è stato organizzato dalla repubblica del Kyrgyzstan e dall’ UNEP in collaborazione con la FAO ed il supporto della Swiss Agency for Development and Cooperation, del Global Environment Facility (GEF), della Aga Khan Development Network (AKDN), della Asian Development Bank (ADB), di UNESCO, UNDP, United Nations University, Mountain Forum, i Governi della Svizzera, Germania, Italia e molti altri partner.

 

 

Piattaforma di Bishkek per le Montagne

 

1. Obiettivi

1. La Piattaforma per le Montagne di Bishkek è il documento conclusivo del Vertice Mondiale per le Montagne, l'evento culminante mondiale del 2002, Anno Internazionale delle Montagne (AIM) svoltosi a Bishkek. L'obiettivo del documento è di dare continuità alle iniziative già in corso e di dare impulso a nuove attività che proseguano l’operato dell’Anno Internazionale, garantendo un orientamento ed una direzione comune alle varie iniziative, promuovendo sinergie, attraverso una mobilizzazione delle risorse. In particolare, la piattaforma costituirà una struttura di riferimento per gli stakeholder ai fini dell'implementazione dello sviluppo sostenibile nelle regioni montane di tutto il mondo. Faciliterà inoltre la loro azione congiunta a livello locale e globale, affinché i mezzi di sostentamento siano resi maggiormente accessibili alle popolazioni locali, per una tutela più attenta degli ecosistemi montani e per uno sfruttamento adeguato delle risorse. La Piattaforma dovrebbe inoltre fornire un contributo al dibattito della Assemblea Generale delle Nazioni Unite e al raggiungimento degli obiettivi posti dalla Dichiarazione del Millennio[1].   

 

2. Premessa 

2. La Piattaforma per le Montagne di Bishkek si basa sull'esperienza contenuta nei documenti sullo sviluppo sostenibile, a cominciare dal Capitolo 13 "Gestione degli Ecosistemi Fragili: Sviluppo sostenibile delle Montagne” – dell’ ‘Agenda 21’ (United Nations Conference on Environment and Development, UNCED, Rio de Janeiro, 1992).  Il processo che ne è scaturito  è poi culminato nell’Anno Internazionale delle Montagne a cui ha dato il via il governo della Repubblica Kirgisa. Gli obiettivi dell’Anno sono di “promuovere la tutela e lo sviluppo sostenibile delle regioni montane, assicurando così il benessere delle comunità di montagna e di pianura”. Nel processo preparatorio e durante l’Anno Internazionale, si sono svolti vari convegni sui diversi aspetti dello sviluppo sostenibile delle montagna (vedi lista Allegato 1) da cui sono derivate risoluzioni e dichiarazioni che hanno contribuito a comporre il contenuto della Piattaforma.  Professionisti di livello internazionale hanno elaborato una serie di documenti tematici per il Vertice Mondiale per le Montagne di Bishkek, che sono stati ulteriormente modificati durante le discussioni on line e, anch’essi, compresi nel testo della Piattaforma. E’ stato inoltre considerato il Paragrafo 40 del Piano d’Implementazione del Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile tenutosi a Johannesburg nell’agosto 2002.

 

3. Sfide

I territori montani ricoprono circa il 24% della superficie terrestre e ospitano il 12% della popolazione mondiale. Le montagne forniscono risorse vitali alle popolazioni di montagna e di pianura e garantiscono, a circa metà dell’umanità, rifornimenti di acqua dolce, preziose isole di biodiversità, risorse alimentari, foreste e minerali. Dispongono di un ricco patrimonio culturale e sono un luogo ricreativo fisico e spirituale per gli abitanti del nostro pianeta, sempre più urbanizzato.

 

Le popolazioni di montagna sono inoltre costrette ad affrontare sfide particolarmente ardue. Circa la metà della stima approssimativa dei 700 milioni di abitanti di queste regioni, sono soggetti a insicurezza alimentare e ad una malnutrizione cronica. I popoli di montagna, e specialmente, gruppi particolarmente svantaggiati come donne e bambini, soffrono maggiormente , rispetto ad altri a causa dell’iniqua distribuzione delle risorse e in seguito all’incidenza dei conflitti.

 

Le direttive politiche che influenzano lo sfruttamento delle risorse montane  provengono solitamente da località lontane dalle comunità montane, che si trovano spesso in una situazione di marginalizzazione politica e che ricevono indennizzi inadeguati in cambio delle proprie risorse, servizi e prodotti. Pur essendo, gli ecosistemi montani estremamente diversificati, sono tutti accomunati dalla fragilità causata dall’inclinazione, dall’altitudine e dalle condizioni ambientali estreme di questi ambienti. Molti di questi ecosistemi sono sottoposti a degrado perché gli agricoltori sono costretti a utilizzare  pratiche agricole non sostenibili o funzionali ad un idea di sviluppo non appropriata.

 

Fenomeni quali ad esempio il cambiamento climatico e i disastri naturali minacciano ulteriormente il complesso ciclo vitale sostenuto dalle montagne. Le conseguenze della povertà e del degrado ambientale colpiscono tutti i  territori, senza distinzione, sotto forma di guerre, terrorismo, spostamento dei rifugiati, migrazioni, perdita del potenziale umano, siccità, carestia, numero sempre crescente di frane, smottamenti e alluvioni e altri fenomeni naturali. Inoltre, il rapido scioglimento dei ghiacciai di montagna e il degrado dei bacini imbriferi provoca la riduzione della disponibilità di risorse vitali, quale ad esempio l’acqua, e determina una potenziale crescita dei conflitti a causa della diminuzione delle risorse.

 

4. Dichiarazione 

Noi, i partecipanti Vertice Mondiale per le Montagne di Bishkek, l’evento culminante a livello mondiale dell’Anno Internazionale delle Montagne, ribadiamo il nostro impegno a lungo termine e la nostra determinazione a raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile nelle regioni montane. Siamo determinati a proteggere gli ecosistemi delle montagne della Terra, a ridurre la povertà e l’insicurezza alimentare delle regioni di montagna, a promuovere la pace e l’equità economica e a sostenere le generazioni presenti e future di montagna - uomini , donne, ragazzi e ragazze – affinché si creino le condizioni per cui possano dare forma alle loro aspirazioni e raggiungere i propri obiettivi

 

 

5. Principi guida

Sosteniamo un approccio partecipatorio, che coinvolga i vari stakeholder, che sia multidisciplinare, eco-regionale, decentralizzato, a lungo termine, che rispetti i principi di sussidiarietà, la diversità umana, i diritti umani e l’ambiente. Intendiamo valorizzare e basarci sulle conoscenze e sulle nozioni scientifiche e indigene .

 

 

6. Piano d’azione

Chiediamo alle Nazioni Unite e alle loro agenzie, agli stati, alle organizzazioni internazionali e non governative, alle imprese, alle organizzazioni di base, a scienziati ed individui, di investire congiuntamente le loro risorse per lo sviluppo delle regioni di montagna. Esortiamo inoltre le istituzioni finanziarie, inclusa la GEF, ad aumentare progressivamente la portata del loro supporto. Al fine di raggiungere i nostri obiettivi sarà necessaria la collaborazione di tutti attraverso il meccanismo delle partnership. Questa piattaforma costituirà un documento guida per i prossimi decenni. I dettagli verranno sviluppati in un secondo tempo dai partner.

 

6.1 Azioni a livello internazionale

Risoluzione ONU:

Proponiamo che il Focus Group per l’Anno Internazionale delle Montagne elabori una risoluzione per lo sviluppo sostenibile delle regioni montane.  La risoluzione potrebbe fornire una guida per le Nazioni Unite e le loro agenzie al fine di sviluppare politiche e programmi in accordo con gli obiettivi e i principi della Piattaforma e stimolare l’ulteriore cooperazione e potenziamento all’interno delle regioni montane di tutto il mondo. Incoraggiamo Inoltre il Focus Group a evidenziare le interrelazioni vitali tra le montagne e le risorse idriche, soprattutto nel contesto del 2003 Anno Internazionale dell’Acqua, e a  considerare il lancio di una Giornata Mondiale per la Montagna.

 

Partnership internazionale

Supportiamo la Partnership Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile delle Regioni  Montane, un esito di “tipo 2” del vertice mondiale per lo Sviluppo Sostenibile tenutosi a Johannesburg nell’agosto 2002. Sosteniamo l’offerta della FAO a ospitare il segretariato della partnership utilizzando anche il supporto dell’Inter-Agency Working Group on Mountains. Chiediamo anche il sostegno dell’UNEP affinché sia garantita la migliore gestione delle regioni montane, in particolare nelle regioni in via di sviluppo, intensificando gli scambi di informazione e gli accertamenti ambientali, facilitando gli accordi regionali e incoraggiando la cooperazione del settore pubblico-privato. Contiamo sul contributo continuo e sempre maggiore dell’UNDP, UNESCO, UNU, delle altre agenzie ONU, delle banche per lo sviluppo multilaterale, e sul supporto delle altre organizzazioni e stati internazionali.

 

Le strutture e le modalità di lavoro verranno ulteriormente elaborate per assicurare l’efficacia della Partnership. Invitiamo le organizzazioni e gli stati, ad unirsi alle partnership e ad assicurare la sua sostenibilità finanziaria.

 

Accogliamo con favore la proposta di creare, nel contesto della partnership, una Rete Internazionale di Stati e Regioni di Montagna in via di Sviluppo e di supportare l’istituzione di un gruppo di lavoro per il suo ulteriore sviluppo.

 

Sviluppo delle potenzialità

Crediamo che uno sviluppo delle potenzialità, a tutti i livelli, sia essenziale per migliorare il livello di competenza degli stakeholder delle regioni montane e per migliorare la comprensione del sistema montano, dei problemi, delle necessità, delle opportunità e risorse di questo territorio. Ciò dovrebbe riguardare tutti i settori quali la formazione, le ONG, i governi, i decisori e le agenzie internazionali.

 

Scienza e tecnologia:

Invitiamo la comunità scientifica e gli enti finanziatori, a livello nazionale ed internazionale a promuovere delle partnership internazionali e dei programmi di ricerca di monitoraggio e pre-allarme, per supportare lo sviluppo sostenibile nelle regioni montane. Sottolineiamo, in particolare, il fatto che tali iniziative dovrebbero concentrarsi su aspetti biofisici, politici, sociali, economici e culturali e utilizzare un approccio disciplinare, interdisciplinare e transdisciplinare contribuendo, in questo modo, ad una comprensione integrata delle problematiche e delle opportunità per lo sviluppo sostenibile della montagna.

 

6.2 Azioni a livello regionale (sovranazionale)

Obiettivo regionale

Siamo convinti che le regioni montane transfrontaliere abbiano caratteristiche ambientali, sociali, politiche, culturali ed economiche specifiche ed un potenziale per lo sviluppo che richiede però specificità nell’ approccio e nelle risorse.

 

Cooperazione regionale

Intendiamo sollecitare il coordinamento e lo sviluppo delle regioni montane transfrontaliere  e tra gli stakeholder di montagna e di pianura, da parte di tutti i partner coinvolti o interessati 

 

Accordi regionali

Sosteniamo mezzi formali quali carte, convenzioni, politiche integrate per promuovere la cooperazione tra gli stati che condividono le stesse regioni

montane. 

 

6.3 Azioni a livello nazionale

Governance

Esortiamo i governi nazionali a applicare il principio di sussidiarietà delegando le decisioni politiche a livello più basso possibile tra i decisori, da un livello nazionale ad un livello subnazionale e di comunità e delegando responsabilità a livello collegiale o privato.

 

Patrocinio politico

Invitiamo i governi nazionali a sviluppare una legislazione, delle politiche e delle procedure in favore delle aree di montagna e in modo particolare in favore di quelle comunità che vengono marginalizzate in termini di sviluppo economico e sociale e di determinare, anche rispetto a questo, le loro priorità. Invitiamo anche i partiti politici e i governi a partecipare maggiormente alle iniziative internazionali, a seguito della loro applicazione in ambito locale.

 

Dati specifici per le montagne

Riconosciamo che la mancanza di dati socio economici e ambientali disaggregati spazialmente ostacola il riconoscimento e lo sviluppo di una analisi specifica di questioni riguardanti i mezzi di sostentamento montani. Incoraggiamo i governi a produrre, pubblicare ed utilizzare dati specifici sulla montagna per migliorare la qualità delle politiche per lo sviluppo sostenibile delle montagne, soprattutto in relazione alle politiche economiche dominanti delle pianure .

 

Investimenti e sistemi di indennizzo

Siamo convinti che le disparità economiche tra le montagne e le aree circostanti possano essere ridotte tramite investimenti ed altri strumenti.  Incoraggiamo i governi ad introdurre sistemi di compensazione per i  beni e servizi offerti dalle comunità montane, imprese o paesaggi naturali e culturali, attraverso negoziazioni tra gli interessati e i beneficiari.

 

Facilitare l’accessibilità dei territori montani

Riconosciamo che la natura fisica delle regioni montane ostacola l’accesso ai territori montani in molti modi. In particolare chiediamo ai governi di utilizzare le informazioni e le tecnologie di comunicazione per avvantaggiarne le popolazioni montane.

 

6.4 Azioni a livello locale

Gestione a livello locale

Sosteniamo una governance locale da parte dei governi e la rivendicazione dei diritti di proprietà sulle risorse, così come sottolineiamo l’importanza della libertà individuale, dell’autodeterminazione culturale e del sistema di credenze tradizionale che sta alla base dello sviluppo sostenibile nelle regioni montane, soprattutto laddove l’influenza esterna a livello  economico, è alta.

 

Sviluppo locale

Esortiamo tutti gli stakeholder a fare in modo che i mezzi di sostentamento a livello locale vengano migliorati, che l’imprenditoria  sia promossa così come la protezione ambientale e l’uso sostenibile delle risorse naturali. I partner esterni dovrebbero cercare di supportare le iniziative locali quando richiesto.

 

 


[1] Sradicare la povertà estrema e la fame: l’obiettivo finale dichiarato da raggiungere entro il 2015 è di ridurre alla metà la proporzione di persone che, rispetto alle statistiche del 1990, vivono con un reddito inferiore a 1 $ al giorno,– ridurre dal 29% al 14.5  la percentuale di popolazioni con economie a reddito medio-basso. Se fosse possibile raggiungere tale obiettivo il  numero di persone in condizione di estrema povertà verrebbe ridotto a circa 890 milioni (o a circa 750 milioni, se la crescita rimane costante)  

-        Garantire una istruzione primaria universale

-        Promuovere la parità dei sessi e potenziare il ruolo delle donne

-        Ridurre la mortalità infantile

-        Migliorare l’assistenza sanitaria nel settore della maternità

-        Combattere malattie come HIV/AIDS, la malaria, e altre malattie

-        Garantire la sostenibilità ambientale

-        Creare una partnership globale per lo sviluppo   

 

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